
Qualche giorno fa per le strade di Roma, Milano e Torino erano spuntati manifesti di due papà gay, un bambino in lacrime in un carrello della spesa, con tanto di codice a barra in sul petto, e la scritta “Due uomini non fanno una madre”.
Gli autori dei manifesti, ProVita e Generazione Famiglia, dopo gli attacchi all’aborto dei mesi scorsi (ricordate i manifesti che paragonavano l’interruzione di gravidanza all’omicidio?), hanno deciso di puntare il dito contro le coppie dello stesso sesso.
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha chiesto di far rimuovere i manifesti, ma le associazioni ultra-cattoliche hanno deciso di usare altri canali di comunicazione, e anche altri soggetti: due donne non fanno un padre. Ecco quanto è apparso oggi sulle pagine del quotidiano La Verità (per intenderci, il giornale diretto da Maurizio Belpietro, che di certo non sarà ricordato per le sue posizioni gay-friendly, anzi).
Si tratta dell’ennesimo attacco alle coppie composte da persone dello stesso sesso. Un attacco di chi si dice voler difendere i diritti dei bambini, ma che non si rende conto che le prime “vittime” sono proprio i bambini nati nelle coppie gay e lesbiche. Perché, piaccia oppure no a ProVita e Generazione Famiglie, questi bambini esistono, devono essere rispettati e tutelati come tutti gli altri bambini.
Due neuroni non fanno un cervello
una coppia etero o gay fa una famiglia punto
Il problema vero è quando quattro imbecilli fanno un’associazione…